Piccola bibliografia di auto-aiuto: 

  • “Traumi psicologici, ferite dell’anima”, di Isabel fernandez, Giada Maslovaric, Miten Veniero Galvagni. Gli autori ci raccontano l’EMDR attraverso una prospettiva interna, utile a chi si è trovato nella vita ad affrontare situazioni traumatiche e violente. Il libro descrive il contributo della terapia EMDR nella elaborazione e risoluzione di casi clinici dalla storia complessa, attraverso un linguaggio semplice e diretto. Permette di comprendere come alcuni eventi traumatici della nostra vita, abbiano contribuito a costruire i nostri “pattern” di comportamento, di emozioni e di pensieri nel tempo, costruendo la lente di ingrandimento attraverso cui abbiamo imparato a osservare il mondo che ci circonda. 
  • “Su con la vita, Charlie Brown!”, di Abraham Twerski. Un libro che permette di approfondire attraverso le pittoresche e pungenti strisce dei peanuts, comportamenti emozioni e pensieri molto umani e comuni nell’esperienza di tutti noi; aiuta l’acquisizione di un punto di vista più decentrato ai problemi di tutti i giorni.
  • “Parliamone, Charlie Brown!” di Abraham Twerski. Un libro che permette di analizzare alcuni meccanismi frequenti nelle relazioni tra fratelli e sorelle, utile a comprendere il proprio e altrui punto di vista e a imparare a sorridere di alcuni schemi familiari che talora generano sofferenza psicologica.
  • “L’autoterapia razionale-emotiva”, di A. Ellis. Un buon manuale di introduzione al metodo terapeutico cognitivo-comportamentale; utile per chi vuole una guida per mettersi alla prova, con esercizi e riflessioni guidate dall’autore.
  • “Sette mosse per liberarsi dall’ansia”, di Robert L. Leahy. Libro-guida per sperimentarsi nella gestione dei comportamenti e delle emozioni legate all’ansia, contiene esercizi validi per mettersi in gioco e costituisce un ottimo accompagnamento per un percorso terapeutico.
  • “Pensieri favolosi”, di Roberta Verità. Ottimo strumento da utilizzare sia con i bambini che con gli adulti; attraverso le favole raccontate, favorisce le capacità di prendere le distanze dalla propria sofferenza psicologica e di utilizzare la metafora per capire meglio alcuni stati emotivi altrimenti difficili da descrivere.
  • “Lunatica. Storia di una mente bipolare.”, Alessandra Arachi. Valido e forte contributo personale di una giornalista del corriere della sera, che ha vissuto e combattuto con la propria malattia. Costituisce una testimonianza intensa e commovente dei suoi vissuti, comuni a molti che soffrono di disturbi dell’umore ma che difficilmente riescono a condividerlo con altrettanto coraggio e consapevolezza.
  • “Avrò chiuso la porta di casa?”, Susanne Fricke e Iver Hand. Piccolo ed efficacie manuale descrittivo del disturbo ossessivo compulsivo. Valido strumento di comprensione e in grado di promuovere cambiamenti significativi nelle proprie abitudini disfunzionali, sia per chi soffre del disturbo che per i familiari.
  • Mi vado bene? Autostima e assertività. Di Michele Giannantonio. E’ un manuale di auto aiuto che fornisce al lettore spunti di riflessione e suggerimenti per capire in profondità le proprie potenzialità e riconoscere i comportamenti più efficaci per ottenere il meglio dalle relazioni con gli altri. Ricco di esempi e di attività pratiche che insegnano a riconoscere gli atteggiamenti sbagliati e i pensieri limitanti che possono disturbare le nostre relazioni sociali.
  • Qui ed ora. Strategia quotidiane di Mindfulness. Di Ronal D. Siegel. “Mi fa un po’ male la testa, speriamo che non mi venga un’emicrania…” “Se soltanto avessi…” “Perché continuo a   sbagliare?” Pensieri di questo tipo affiorano di continuo alla nostra mente e ci procurano ogni giorno inutili sofferenze, spingendoci a cercare il piacere o evitare il dolore e facendoci vivere nel passato o proiettati nel futuro. La mindfulness può invece aiutarci a riscoprire la pienezza del “qui e ora”, permettendoci di vedere le cose così come sono, di accettare più serenamente incertezze e cambiamenti, di preoccuparci meno dell’autostima, delle vittorie e delle sconfitte, e di rinunciare alla nostra lotta per controllare ogni cosa.