Last summer (2014) di Seragnoli – Recensione

E’ possibile rafforzare un legame alle soglie di un addio?

Last Summer (2014) è l’opera prima di Leonardo Guerra Seragnoli e mi è parso un film di particolare interesse psicologico perché in grado di offrire un racconto poetico ma molto dettagliato delle trame sottili che si intrecciano in una delle relazioni più importanti e significative della nostra vita: quella tra una madre, Naomi, e suo figlio, Ken.

La trama racconta di un legame difficile e della necessità di affrontare una separazione che sia protettiva e necessaria al legame stesso. Un tema complesso, ma descritto con la semplicità degli sguardi e dei movimenti di un bambino che cerca di elaborare l’abbandono uscendone rafforzato e più fiducioso, nonostante l’inevitabile dolore e la distanza che lo aspetta.

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La danza dell’attaccamento tra madre e figlio viene rappresentata in modo perfetto tra ricerca di vicinanza e ciclici rifiuti. Il ritmo segue l’evoluzione del loro legame, della fiducia ritrovata, della possibilità di sentire l’uno le emozioni dell’altro e di accettarle, con la lentezza e la sicurezza che meritano. Il trauma può essere riparato, se il legame torna ad essere sicuro e sintonizzato, capace di accogliere il dolore e di restituire calma e speranza per il futuro.

Di seguito la recensione completa pubblicata su State Of Mind:

Last Summer (2014): l’ultima estate di Naomi e Ken – Recensione del film